Leonardo Caligiuri inizia gli studi batteristici a 8 anni, piu tardi intraprende lo studio delle percussioni inizialmente sotto la guida del M. Patrizio Borlenghi dove si concentra soprattutto sulle tastiere e successivamente entra nella classe del M° Danilo Grassi al Conservatorio ” A.Boito ” di Parma.
Caligiuri ha già suonato con Ares Tavolazzi, Flavio Boltro ed Enrico Rava, giusto per fare qualche nome. E si è esibito accanto a nomi importanti della musica italiana, da Mario Biondi a Claudio Baglioni.
Caligiuri ha solo diciassette anni quando inizia la collaborazione col cantante e poeta bolognese Gianni Venturi, sfociata nel progetto Altare Thotemico e in due dischi prodotti in tutto il mondo. E a vent’anni inizia a studiare con Gian Luigi Trovesi, Misha Alperin e Roberto Bonati, che lo vuole nell’orchestra Ruvido Insieme. Insomma, un musicista giovane ma già di consolidata esperienza e notevole capacità tecnica che, oltre alle già citate collaborazioni, vanta ulteriori relazioni artistiche con Paolo Fresu, Alan Scaffardi, Felice Del Gaudio, Gianni Cazzola e diversi altri musicisti della scena italiana.
Nel frattempo Caligiuri scopre la passione per la musica antica, coltivata attraverso gli studi clavicembalistici con Francesco Baroni e gli studi di pianoforte classico con Gianpaolo Nuti. Ma senza mai abbandonare il jazz, che inizia a praticare nel 2013 con il Calandra Trio, esperienza condivisa con Stefano Carrara (contrabbasso) e Francesco Di Lenge (batteria). Insieme incidono due cd il disco acustico «Catch Up» e «Chatterbox», un album elettrico nel quale si aggiunge come ospite il chitarrista Michele Bianchi. Intanto Caliguri mette su un altro progetto intitolato Three Generations, formazione che segna l’incontro tra Caligiuri, il batterista Christian “Chicco” Capiozzo e il contrabbassista Ares Tavolazzi, con i quali propone un repertorio principalmente di brani inediti e rivisitazioni personali di standard jazz e brani del repertorio pop internazionale.